domenica 30 dicembre 2012

D&H's finest 2012 | L'immancabile BEST OF



We are Back Motherfu#@er ! E passato un anno e rieccoci qui a tirare le somme di altri 365 giorni trascorsi tra pseudo-apocalissi Maya, spread imbizzarrito e chi più ne ha più ne metta. Per fortuna che ci siamo noi a bombarvi di musica, video, fotografie e stuff che ci capita per le mani ma, soprattutto, meno male che ci siete voi che ci seguite!


CÉSARE
I 3 Albums:
Tame Impala - Lonerism
Daphni - Daphni
Nas - Life is good


I 3 libri:
Flash Katmandu (C.Duchaussois)
Depilando Pilar (A.G. Pinketts)
L'arte della Guerra (S.Tsu)

I 3 film:
Il paradiso Amaro (A.Payne)
Hesher è stato qui (S.Susser)
Diaz (D.Vicari)




I 3 oggetti:
North Face Base Camp Duffel bag (Il bagaglio di viaggio perfetto, dal deserto all'Himalaya)
Capita Horroscope (un sogno erotico con cui surfare)
5 panel Hat (va bene qualsiasi marca, tanto rimane sempre una bomba, chapeu!)



 HATS !!!


      I 3 album:
Drink to me - S ( un pò di campanilismo non fa mai male )
Alla faccia di chi accetta il mondo così
com'è - Molly Sanderson
Passenger - Lisa Hannigan

 I 3 libri:
 Il conto dell'ultima cena di 
 A.G.Pinketts
 Atomico dandy di Piersandro Pallavicini  
      Cuore di cane di Bulgakov

                                  

                                                          I 3 film:
                                    Moonrise Kingdom di Wes Anderson
    Cena tra Amici di Delaporte & Patellière
    The Bothersome man di Jens Lien


                       I 3 oggetti:
   Scarpone alpinismo Triolet SCARPA
   ( mi hanno portato dove non pensavo di 
     arrivare)
   Simon&Patrick 6 cw cedar ( finalmente
    un acustica decente )
   Alla faccia di chi accetta il mondo così
   com'è ( Il tanto agognato ultimo Ep del mio
    gruppo....Evviva l' onanismo!!! )      


...quindi GIO?

Eh, quindi quest'anno mi trattengo dal rifilarvi i miei oggetti (troppi) e i miei libri (sempre troppi, ma almeno fanno isolamento ai muri e l'effetto biblioteca figa é immediato)  e provvedo a provvedere la Parte Numero Due del nostro best of: mancava una PLAYLIST no? Come la tombola di Natale nella famiglia del mulino bianco.
Eccovi accontentati.

I miei contributi in questo caso sono due.
Prima, ho passato mesi a sbragare per Liars, Stubborn Heart, più o meno tutte le ultime prodezze di CLR e Ostgut Ton, la commercialità laccata di Disclosure e il fascino trucido-branchouille di Azealia Banks, e altre collaborazioni poco ammissibili, Alva Noto con Lady Gaga, Toro Y Moi con  Charpentier, inquinando non poco i gusti certamente più nobili di questa redazione.
Poi, ben due secondi a raccogliere tutto il 2012 ascoltato da noialtri D&Hers e riportarlo ribollito a caso, non importa chi abbia scelto quale pezzo.
Anche se non é difficile capirlo, tanto sono 5 a testa.

Press Play.

 Stubborn Heart - Starting block 
Wild Nothing - Shadow
Tame Impala - Feels Like We Only Go Backwards
Wavves - Sail To The Sun
Metz -Wet blanket
die Antwoord - Baby is on fire
Disclosure - Control  
Janice Graham Band - No Money Honey
Drink to me - Henry miller
Britney e l'altro - Scream and shout (poteva mancare?)
Matt Moodie- Name your heart
John Talabot ft. Pional - Destiny

Azealia Banks - 212
Grizzly Bear - Sleeping Ute

Liars - Brats




Si insomma,tutto questo. Vi auguriamo che il cedello di domani sia capace di squilibrarvi molto più di questa cartella di oggetti e suoni assemblata secondo l'intramontabile estetica del Saint-Honoré-e-cotiche, ma noi sinceramente ci crediamo poco. Abbiamo la certezza di aver fatto del nostro meglio per riassumervi uno degli anni più scompagnati che siano comparsi in tutti i calendari, compreso quello che doveva finire una settimana fa. Solita roba pacca d'importazione.


Duckers, é tutto, a dopodomani! Pomeriggio tardi, possibilmente. Vi scriviamo noi.
Buon resto del mondo, ci pensiamo noi a renderlo assurdo, e naturalmente voi a renderlo di livello!

Enjoy, and #watchthebirdie.

giovedì 27 dicembre 2012

Graziano Panfili | Alienation



Graziano Panfili, è giovane un fototografo italiano, più precisamente del '81, e ancora più precisamente di Frosinone. Ha un bel palmares di premi che gli ha permesso di cominciare ad ritagliarsi uno spazio tra i fotografi in voga in questo periodo. Ha lavorato per il Coriere della Sera, per l'Espresso, e per Wired, solo per citarne tre; e i suoi lavori si dividono sempre tra il reportage, la forografia di strada e la fotografia artistica.



Oggi volevo parlarvi di Alienation, un lavoro datato 2010 ma molto attuale. Un gioco di parole, i nostri paesaggi, in cui astronauti italiani sono immersi nel nulla, isolati dal mondo.

Cito “…everyone has his small rocket, propelled in the blue of the outer space
with fragments of himself inside…”

A me le foto sono piaciute un sacco, ma a voi il giudizio.

Enjoy













martedì 25 dicembre 2012

Merry Christmas by D&H !

...sa', all'alba delle otto e mezza immaginiamo stiate ancora oziando sull'ultimo sansimone del pranzo, quindi buon Natale, ci vediamo al primo TGV e andiamo a sciacquare i segni del banchetto con l'unico sport concepibile in questa situazione. Pattinate, burzoni!

Naturalmente al Grand Palais des Glaces. Vorrete mica finire il vostro pranzo e stagnare a Hampstead, a Meudon, a Piobesi ??! 
Ultimo giro e ultimo Jaegermeister (inutile ricordarvi che a Parigi non esiste il SaintSimon) rigorosamente made in Paris.



Merry Xmas you duckers!

digerite, e #watchthebirdie

(more and more at legrandpalaisdesglaces.com)

giovedì 20 dicembre 2012

Boston Bun | Housecall, ovvero della dura lotta di Ed Banger col proprio autismo

No review, no annuncio di release (in parte), juste qualche stranezza francofona.
Va bene, piace a tutti. In Francia dopo 20 anni non si sono ancora ripresi, da noi non parliamone. Io ho ancora Cassius come primo e primissimo like di facebook. E' sempre un continuo e riverente citare, nominare, serate piastrellatissime e non direttamente qui nominabili ancora usano queste due parole come arma di assoluta autolegittimazione: Ed Banger, Ed Banger, Ed Banger...... poi però quando l'alcool si fa di bassa qualità e di alta quantità, il ginocchio avvolto nel Cheap inizia a cedere, la chiacchiera scende di livello..ecco l'ammissione: certo che fanno sempre le stesse cose.... dai hanno davvero etc etc...
con l'immancabile eccezione del mitico che riemerge e prova un timido "si dai però Breakbot..." Vabbe'.
Nessuno pensa qui di fare chissà quale scoperta tirando ancora una volta in mezzo l'autismo in cui ormai i re di Versailles di Ed Banger trascorrono le loro profittevoli giornate: EBR é creativamente autistica e da questa situazione non sembra voler uscire.
E invece.


Guarda Guarda questa giovane release di un mesetto appena che si mette ad attraversare tutti i podcast più cassinquattro reperibili nel più che saturo mercatino dello streaming e del self broadcasting.
Un oltremodo parigino Boston Bun si é forse smarrito nelle pericolose lande della Defected, o in altre più allegre e sintetiche, forse quelle da cui é sgorgato questo bel videocollage, anche lui un po' forte in saturazione.
Non é a noi di deciderlo al di là delle supposizioni, quindi per carità, godiamoci questo rarissimo momento di internazionalizzazione di EB, noto ai più come Housecall.


Ah ovviamente non inquietatevi, nessuna primavera parigina all'orizzonte, Breakbot ha appena sganciato un remix di ParaOne che potrà allontanare da voi le nubi di qualunque timore.


Naturalmente enjoy, profitez-en bien, et #watchthebirdie


martedì 18 dicembre 2012

Toro y Moi | So many details



Per tutta la figheria sofisticata, gli hipster, e gli intellettuali in ascolto, ecco l'ultimo singolo di Chazwick Bundick meglio conosciuto come Toro y Moi, in vista dell'uscita della sua nuovo album "Anything in Return" che dovrebbe uscire il prossimo Gennaio per Carpark Record.

Beat ricercati, campionamenti con  chitarrine distorte, e voce filtrata anche in questa occasione. Sì insomma niente di nuovo, questo pezzo sembra seguire l'album precedente anche se comunque mantiene sempre alto il fascino della novità.

Eccolo in pre-ascolto, a voi il giudizio.
Enjoy!

lunedì 17 dicembre 2012

D&H Party | Ellen Allien for Movement 7th Bday. Non sarà poi la fine del mondo...


L'idea é chiara e diretta: non é detto che la possiate vedere al Panorama dalla settimana prossima, quindi venerdi sera armatevi di zainetto da technofolle e andate al Supermarket. Se tutto va bene, ci vediamo sabato mattina e ne riparliamo.


Movement festeggia i suoi 7 anni di clever entertainment e musica di gran casse in Italia - meglio: a Torino - celebrando il rito della fine del mondo con sacerdoti tutt'altro che trascurabili.
Venerdì 21, Supermarket, controllering contorsionistico, maglie a trapezio e poche buone maniere, il tutto a firma Ellen Allien. Perché finire il mondo ascoltando Kesha, quando c'é la techno più cesellata a pochi metri?
Scelta di livello altissimo, e tutt'altro che tranquilla, quella di una divoratrice di masse festivalare  di questo genere (ancora le lacrimucce dopo Fly Bermuda...cfr.. foto), particolarmente se ci ricordiamo le scenate che Fräulein Fraatz adora concedersi quando si degna di passare le Alpi. Ma davvero guai a fare le fighette e dire che c'é di meglio. E' semplicemente falso.
Vi sembriamo quelli che ascoltano Kesha? Secondo me sì, ma ci piace vivere nell'illusione e sentire musica degna del nome. Quindi ci vediamo venerdi.

Enjoy, and #watchthebirdie. 



martedì 11 dicembre 2012

Captain Murphy | Flying Lotus, e viceversa

++STEVEN_____MURPHYELLISON_LOTU$$$FLYINGGCAPTAIN



CAPTAIN MURPHY
STEVEN ELLISON
FLYING LOTUS

Cosa può Steven Ellison?
Per esempio incidere da guru per la Warp a nome Flying Lotus o uscire con uno dei migliori dischi rap di quest'anno mascherato da Captain Murphy.
I nativi americani l'avevano confuso con Tyler, the creator, quello che si mangia l'insetto nel video. (è un alter-ego di Tyler cazzo, non lo senti? la voce è più bassa del normale e il disco sembra registrato in una betoniera). Infatti. Si erano montati la testa ascoltando_Between friends, brano prodotto da Flying Lotus con il capitano Murphy che appariva per la prima volta insieme a Earl Sweatshirt, ragazzino strano dal talento inestimabile del giro OFWGKTA (che è il collettivo del quale fa parte Tyler, the creator. e fa parte anche Frank Ocean ovvero il nuovo pezzo grosso dell'R&B che fa i ritornelli a quei bauscia di Kanye West e Jay-z).

Captain Murphy e Earl Sweatshirt, buona la prima.

Steven Ellison era riuscito a tenere nascosto il progetto fino all'ultimo. Non che sia rilevante, però ci aveva creato attorno un discreto Hype. Nei panni di Captain Murphy, ha quindi piazzato l'intero album in un video ULTRAPSICHEDELICOCAZZZO caricandolo su un sito. wow.

"Duality" è una via di mezzo tra il primo Madvillain (per attitudine e devianza) e la versione elettro-gangsta di Jam e le Hologram. Sinteticamente, un capolavoro. C'è da dire che è probabile che senza l'intuito e l'approccio "altro" di quel ragazzino idiota con i superpoteri che è Tylerthecreator (classe '91), Captain Murphy forse non avrebbe pensato l'hip hop in questo modo_meraviglioso? dissacrante? distruttivo? acido? fosforescente?




se fai click sulla scritta maiuscola "ULTRAPSICHEDELICOCAZZZO" nel testo sopra puoi ascoltare l'album. e anche trovarci il link per il free_download
già.

lunedì 10 dicembre 2012

White Noise | Xavier de La Rue


Neve, montagna, tavola, roccia, fotografia..se di tutto ciò non te ne frega niente passa all'articolo successivo.

Con l'arrivo di un'altra stagione invernale, voglio festeggiarne l'inaugurazione parlando di White Noise.



White Noise è un documentario della TimeLine Films, completamente incentrato su Xavier de La Rue, la sua famiglia, i suoi amici, e l'amore sconfinato per la montagna.



Oltre alla splendida fotografia che caratterizza tutto il film, vale pena buttare 20 minuti per capire cosa cosa sta dietro ad uno dei rider più selvaggi di tutta la scena.

Per chi non lo conoscesse, Xavier freerider doc, francese, classe 79, doppio oro olimpico in snowboard-cross. Sulla punta di una montagna uno dei migliori al mondo.



Scende con una naturalezza al punto da far apparire tutto semplice. anche il salto di un crepaccio o una discesa in una gola.






Questo è un documentario dedicato alla montagna, alla sua vita, alla sua filosofia, ad uno dei più grandi.



Noi ve lo mettiamo qui completo e in free streaming, potete vedervelo con calma e poi mi dite..Enjoy!

mercoledì 5 dicembre 2012

Sound City | A movie about rock.


Sound City è il primo film diretto da Dave Grohl.... Più che un film è un documentario, più che un documentario è un tributo ad un tempio del rock... Non saprei come dire.... E il "Titanic" per i feticisti della musica.... Vabbè sicuramente chi suona avrà capito cosa voglio dire.... A tutti gli altri che dire... Fottetevi, andate a comprare uno strumento, suonate per 10 anni e poi guardatevi il film!

 

martedì 27 novembre 2012

Rancore, Dj Myke | Silenzio


Rancore, dj Myke. Delle loro biografie vi interesserà dopo, al massimo.

Comunque sono due tizi con un po’ di barba e il piglio nervoso. Uno fa il rap, l’altro i beat. Partendo dal presupposto che sanno fare piuttosto bene ciò che fanno (hip hop), si prendono anche la responsabilità di azzardare un paio di passi in avanti rispetto al resto della scena, sperimentando nuovi punti di vista sulle loro rispettive discipline senza rinunciare mai veramente agli accoglienti argini del pop. 
Essendo italiani, questo è eroismo. 


Insomma, tra chi si sfida quotidianamente a chi ha il cazzo più grosso, il cervello più grosso, il pezzo di fumo più grosso, il seguito più grosso, il vocabolario più grosso, il cane più grosso, lo zainetto più grosso, il cugino più grosso con il pugno più grosso, spicca chi ha gli occhi più sottili. 

Non che siano gli unici esempi di qualità nostrana in fatto di rap, ma forse sono gli unici emergenti che mettono insieme una certa urgenza espressiva e una forma ragionevolmente originale. Rancore propone una densità lirica sorprendente al limite dell'horror vacui, dj Myke strumentali ibride complesse e ben lavorate. Non condivido sempre l'attitudine di Rancore sui pezzi. e neppure sempre la scelta dei suoni. Ma il loro ultimo lavoro "Silenzio" è così ricco, intelligente e ben strutturato che sticazzi.





mercoledì 21 novembre 2012

Michele Buda | Tricks and Falls



Sono venuto a sapere dei suoi lavori in maniera un po' casuale, vagavo in macchina e distrattamente  ho sentito parlare dei suoi lavori per radio, così mi sono documentato un po'..

Michele Buda è un fotografo italiano, più precisamente emiliano, non so se questo abbia mai impattato sull'occhio o sulla sua esperienza, ma mi piaceva specificarlo.

Parlo di lui, perchè da un mese a questa parte sta esponendo le sue foto in una mostra fotografica chiamata Tricks and Falls (6/10 - 24/11 ancora tre giorni, quindi se volete vederla datevi una mossa).

La cosa che mi è piaciuta subito guardando i suoi lavori è stata il forte richiamo alle fotografie degli anni '70 in stile Dogtown (e l'unico richiamo che ci fa capire che queste foto siano state scattare ai nostri è la presenza di qualche brand sui vari capi di abbigliamento). ma allo stesso tempo mi è piaciuto anche il fatto che è stato mescolato il tutto con un occhio forse un po' estraneo all'ambiente che ne ha dato subito un tocco unico, molto più obiettivo e particolare.

Eccovi le foto.







martedì 20 novembre 2012

Movement vs. Club to Club | 2012

pic.Andrea Invidiato


Ok, sono passate quasi due settimane dall'ultimo evento e abbiamo avuto tempo di raccogliere informazioni, metabolizzare e goderci un po' di quiete prima della tempesta.
Ogni anno Torino si scalda per circa 2 settimane, ma quest'anno in particolare siamo partitti lunghi e di artisti interessanti ne abbiamo visti un bel po'.

Ecco il nostro personale confronto sui due festival:



Quest'anno è partito da lontano, e ha portato un sacco di ospiti, qualcuno molto interessante qualcuno meno. C'è da dire che come organizzazione rende sempre a buon mercato un bel numero di ospiti, e se trovi quello che ti piace, beh sei a cavallo. Il road to Movement meritava sia in termini di ospiti che in termini di location, e hanno saputo muovere un bel po' gente in un sacco di bei posti, Sì, secondo me ha superato di gran lunga la qualità del Main Event.

Main Event:
Tolto il problema di accesso, che ha reso l'entrata da sconvolti e incazzati, la serata in sè è stata organizzata bene, la location azzeccata e grazie alla divisione tra le due sale si poteva sopravvivere.
Grande Chris Liebing e soprattutto i Tale of Us.


Peccato per:

La gente: va bene tutto ma se poi ti accolgono un 2000 persone con i wayfare degli indiani, tutti a petto nudo ad urlare "daje de cassa" dopo un po' mi crolla la voglia di fare festa. La coda (vedi sopra). I 2many Dj's: era la terza volta che passavano da Torino, e aspettavo un'altro genere di spettacolo. Hanno picchiato duro ma senza nessuna particolare dedizione a tutto quello che ero abituato a sentire da parte loro; insomma che suonassero loro o meno, nel casino, non te ne accorgevi.


Il problema che secondo me pesa su questo festival è la quantità di tamarri che si porta dietro, che rende certe situazioni ingestibili (vedi un ingresso unico per 7500 persone, vedi sommossa popolare, 2 ore di coda per entrare, e tanto delirio).






Club To Club:
Quest'anno il CtoC si è lanciato sulle nuove sonorità e sulle nuove sperimentazioni, più del solito.
Se avevi un piccolo capitale da investire potevi andarti ad ascoltare un sacco di artisti interessanti, nuove promesse, e nuovi sonorità.

Gli eventi sono stati organizzati tutti a cavallo di una settimana e hanno accolto grandi artisti, e soprattutto nuovi generi. E' stato un bel miscuglio di gente e di suoni.

Main Event:
Bello. Devo essere sincero, molto meglio degli anni scorsi, mi sono piaciuti quasi tutti, da Clark ad Apparat, da James Holden a SBTRKT, da John Talabot a Scuba.
La location, sempre la stessa, ma almeno hanno organizzato bene le vie di entrata e di fuga.

                                                                                                                   pic.Andrea Invidiato


Peccato per: i prezzi, spendere quasi 70euro e farsi tre serate di fila vale solo se sei a Ibiza, non a Torino. Ital & Rustie, bah. Marcel Dettman: secondo me alla lunga è di una noia mortale.

La gente era un po' più contenuta, ma si sa, a Torino la cassa piace, quindi quando qualcuno apre i bassi comunque c'è sempre qualcuno che urla "Eeehh".


Quindi come ogni anno queste due settimane di stordimento musica elettronica e delirio hanno portato un po' di divertimento nei paraggi.
Ne vincitori ne vinti, è solo musica alla fine, quindi chi se ne fotte.
E se il prossimo anno passate da Torino, beh fateci un salto, alla fine vale la pena vivere almeno una volta tutto questo delirio, no!?


Detto questo, ringrazio le organizzazioni che ci hanno permesso di infilarci un po' d'ovunque




venerdì 16 novembre 2012

Tame Impala | Feels Like We Only Go Backwards



Nuovo video per i Tame Impala tratto dall' album "Lonerism" fresco fresco di uscita, sì forse uno dei migliori album di questi tempi e non solo secondo noi papere.
Secondo singolo dell'album dopo Elephant,  insomma dategli un ascolto..merita.


Enjoy...









giovedì 15 novembre 2012

Atypical | Cavalcare le onde d' asfalto.


Bello surfare in mare d' estate ma il resto dell' anno come si fa? AtypicalAtypical potrebbe essere la risposta, sicuramente una bella quanto inaspettata risposta.
Uno vede questi oggetti fantastici, il sito, le foto e pensa subito "Che bomba ste tavole! Sicuramente saranno americane o australiane! Mi costerà una fucilata farmela spedire ecc ecc." e qui sta la sorpresa.... Sono prodotte e vendute in Italia.
Dateci un occhio e rimpolpate la lista di regali per Natale !