venerdì 14 settembre 2012

Dirty Projectors | Film Musica e quant'altro



Ecco in (quasi) anteprima il corto realizzato dai Dirty Projectors (il regista è David Longstreth,frontman della band), si chiama "Hi Custodian" ed è tutto per voi..


Per chi non li conoscesse i Dirty Projectors sono una band folk costituita da quattro ragazzi di Brooklyn. Dopo 6 anni di sgomitate per emergere nella fitta scena pseudo indei folk fighetta newyorkese, il quartetto di disadattati ha tirato fuori "Rise Above" che con  "Bitte Orca" (di qualche anno dopo), sono stati consacrati al grande pubblico.
Live sono molto bravi, sono tutti e quattro pluristrumentisti, e soprattutto attentissimi all'immagine..(e questo potrete sicuramente vederlo qui sotto).

Il progetto di creare questa sorta di concept album,con cui legare questo video visionario e coloratissimo ci piace, di certo non una novità estrema (abbiamo visto fare lo stesso Kanye West con il suo ultimo album!), ma è una bella idea e ci piace un sacco!
Sì è quasi un reblogging perchè dietro c'è pitchfork.tv, e non  è colpa mia se per adesso è visionabile solo li. Comunque secondo me  ne vale la pena..

Enjoy


mercoledì 12 settembre 2012

Dekotora | La sottile linea tra Arte e Tamarro


"Cos' è! Un ufo?! " immagino sia la prima cosa che vi sia passata nel cervello guardando la foto; mi spiace deludervi ma si parla di tutt' altra stuff. Non si tratta del tamarro che sfreccia con la punto "pimpata" sotto casa vostra infrangendo in un sol colpo svariate voci del codice della strada; questa è arte...Questo è  Dekotora.
L' arte di decorare furgoni da lavoro ( Dekotora è un' abbreviazione delle parole decoration+truck ) nasce nel Nord-Est del Giappone all' inizio degli anni 70, dove gli autisti di camion per il trasporto del pescato iniziarono a decorare i propri mezzi per renderli più appariscenti e farsi quindi pubblicità.
Nel 1975 la società televisiva Toei produsse una serie di 10 film intitolata "Torakku Yarò", letteralmente "Ragazzo che guida i camion ", che ebbe un successo straordinario in tutto il paese; il protagonista era un ragazzo che sul suo furgone decorato girava in lungo e in largo per il Giappone tra svariate peripezie. Questi film fecero da catalizzatore a questa forma d' arte povera che esplose in mille varianti e settori diversi; fumetti, videogame, giocattoli, magazines e per l' appunto film.
Quello del Dekotora è solo un esempio di questo tipo di "Arte?!"; movimenti simili sono presenti in molte altre zone del globo, in Sud America troviamo i Chìva Bus, nelle Philippine i Jeepneys, in Pakistan i Jingle Trucks quindi la vera domanda è : Cos' è che spinge il genere umano, arrivato ad un certo punto della sua evoluzione, a costruire appariscenti, colorati e rumorosi mezzi per trasportare gente e merce? Forse semplicemente l' esibizionismo. In fine, per dare un quid all' articolo, direi che a stabilire se questa sia arte o meno sarà il tempo; se tra 50 anni uno di questi furgoni sarà esposto al MoMA di New York potremo dire che sti Tamarri ci hanno visto lungo.




Ps: Non so voi ma io il Tour Bus dei Daft Punk me lo immagino esattamente così.

lunedì 3 settembre 2012

Cheap summer sales | Benidorm by Gunnar Knechtel

E' finita, popolo! quella roba calda dove si viaggia si balla si nullafa' si beve si visita si fotografa si amoreggia é, come ogni originalissimo anno, finita.
Per non farvela minimamente rimpiangere, i nostri saldi di fine stagione vi regalano un viaggio nel cheap estivo più assoluto, compiuto qualche anno fa da un fotografo tedesco nell'autentico paradiso del tassista inglese, e degno di essere riproposto per rendere l'autunno qualcosa di desiderabile.
Gunnar Knechtel é un fotografo pubblicitario, giornalistico e d'architettura tutt'altro che alle prime armi: dalla sua base ormai fissata a Barcellona ha collaborato praticamente con tutta la stampa europea di ogni tipo, dal Paìs al Guardian, dallo Stern a Repubblica. Vero guerrigliero del flash effetto-pura-plastica, roba da far impallidire un Testino sotto acidi, nel 2009, dopo Las Vegas, Ipanema, la Cina, trovava il perfetto oggetto della sua iperrealtà anni 2000 in Benidorm, Costa Blanca, nella terra delle spese ridotte, dei gusti discutibili, dei charter britannici e dei costumi di lycra un po' oversize.

Depongo il baffetto hipster, phono il ciuffo postmoderno, e propongo.
E chiudiamola così, quest'estate.

enjoy