sabato 15 ottobre 2011

Andrea Simoncini (Gibson)- La sottile linea tra fotografia e illustrazione

 

Guardando una sua fotografia non puoi far altro che rimanerne ipnotizato; un mix di colori, forme e luci che sommandosi è come se ti tirassero uno schiaffo in piena faccia. Sarà per la scelta delle modelle, sarà per lo stile un pò Pin-Up di alcuni set, saranno le profonde distorsioni applicate alle forme femminili ma una cosa è certa, davanti ai suoi lavori non si può rimanere impassibili. Andrea Simoncini, nato a Roma ma vissuto tra Italia e Inghilterra, si laurea al politecnico di Kingstone ( a Londra n.d .r) in disegno industriale.
Dopo aver lavorato per agenzie di design Milanesi/Londinesi, sfrutta le conoscienze acquisite "sul campo" per lanciare i frutti delle sue prime ricerche artistiche, linee di gioielli in fusione di bronzo, e dedicandosi alla creazione di grafiche e mandala digitali. Solo nel 1999 inizia a lavorare sul corpo femminile; punto di partenza la scultura, ispirandosi alle dee madri primitive per passare poi al disegno e in fine alla fotografia. Ha all' attivo parecchie mostre personali, l' ultima "Heaven Can t Wait", conclusasi giusto qualche giorno fa.

Segue breve chiaccherata con il diretto interessato...


D&H: Ciao Andrea, la prima cosa che colpisce, o per lo meno che ha colpito me, delle tue fotografie sono i colori e le forme, spesso distorti, tanto da sembrare più  illustrazioni che non scatti. Usi qualche tecnica particolare o si tratta di un buon lavoro di editing digitale in post produzione?

Andrea: L’effetto che rende i ritratti più pittorici è dovuto sia al tipo di illuminazione che utilizzo durante la sessione fotografica che al lavoro successivo allo scatto eseguito in fase post produttiva, per alcuni ritratti questo vuol dire anche tre o quattro giorni di lavoro.

D&H: Vista l' intensità erotica dei tuoi lavori è difficile trovare spazzi espositivi?

Andrea: Non è difficile, anche perché non associo il nudo presente nei miei lavori con l’erotismo, ogni tanto potrebbe capitare che a prima vista uno potrebbe venir letto in questa maniera, ma comunque sia tutto ciò è secondario al contenuto
 emotivo dell’immagine che penso sia molto più forte ed evidente.
Inoltre molti miei lavori contengono solo
nudi parziali o casti, che sono anche più facili da esporre...


D&H: C'è qualche artista che ti ispira o ti ha ispirato nella tua ricerca artistica?

Andrea: Gli artisti che maggiormente mi ispirano sono in genere pittori, per cui i maestri del rinascimento, gli espressionisti, i surrealisti, i pop surrealisti... anche alcuni pittori figurativi dell’arte contemporanea.

D&H: Ascolti musica mentre lavori? che cosa ascolti?

Andrea: Dipende dal tipo di lavoro che devo svolgere, se richiede molta concentrazione il silenzio mi permette di focalizzarmi meglio su quello che faccio, se sto eseguendo un lavoro di tipo ripetitivo ascolto spesso musica, non ho un genere particolare, spazio molto, dalla musica classica al rock anni ’70, dall’ambient alla New Wave electropop degli inizio anni ’80.

D&H: Consigliaci un artista del panorama milanese o Italiano che trovi interessante...

Andrea: ... Giuseppe Arcimboldo

D&H: Fatti la domanda che avresti sempre desiderato ti facessero
durante un intervista e datti una risposta.


Andrea: La domanda perfetta insomma... difficile... una domanda del genere varia a seconda di chi fa l’intervista, di chi la leggerà, di come mi sento io in quel determinato momento e in che fase di lavoro mi posso trovare, per cui la domanda che desidero mi facessero è quella al quale posso dare una risposta azzeccata e fluida, ecco, tutto qui, penso di aver anche risposto alla seconda parte della tua domanda...


Cocludendo senza tanti fronzoli vi consiglio di andare sul suo sito a vedere gli altri lavori, alcuni non li abbiamo potuti pubblicare qui perche troppo"osè" per dirla alla maniera di mia nonna. Chiudo ringraziando Andrea per la disponibilità e la simpatia, non esitate a contattarlo per curiosità/info/lavoro!!!

      

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