venerdì 28 ottobre 2011

D&H Torino: Movement vs Club to Club (pt.1)


Ok, questo è ufficialmente il primo post della pseudo rubrica su Torino, i suoi eventi e i suoi personaggi!
Con questo post si voleva aprire in grande stile, dato che tra poco ci sarà il nuovo confronto tra due tra i festival di musica elettronica più pompati d'Italia: Movement & Club to Club.

Incominciamo dal Movement: un festival di musica elettronica che dal 2006 è in continua trasformazione, e da qualche anno è in collegamento diretto con Detroit, che ha avuto come ospiti niente meno che Mr Fatboy Slim a far saltare le folle, senza parlare dei soliti grandi nomi come Hawtin, Vath, Loco Dice e chi più ne ha più ne metta.
E quest'anno punta su una scaletta di tutto rispetto: come superospitone c'è un grande ritorno a Torino per gli Underworld, già reduci da un gran spettacolo al Traffic di un paio di anni fa; a costituire la solidissima ossatura della macchina da guerra ci sono poi veterani della musica techno come Carl Craig in "Carl Craig 69" live, Laurent Garnier (sempre live), Derrick May accompagnati dalle nuove (consideriamole nuove) leve come Cassy, Guy Gerber, Steffi & Shinedoe.
Inoltre sempre calde le serate precedenti con il team del Cirocoloco (Tania Vulcano, Pullen & soci) e la serata elengatissima con gli Aufgang a teatro. 
Da tenere d'occhio gli Aufgang e le loro sperimentazioni sonore, Visionquest (quartetto di eccellenza con Troxler, Reeves, Curtiss & Crosson) progetto che manipola, crea e remixa il suono in modo unico mescolando le influenze dei vari tour mondiali, Damian Lazarus e i suoi suoni onirici. Fresca fresca e molto importante si annuncia poi la comparsa di novità come Space Dimension Controller con la sua voglia di galactic funk dall’Irlanda, e di gente come Tale of Us, infaticabili remixatori e uomini-spettacolo italo-berlinesi, anche loro made in Visionquest.
E poi naturalmente ci sono tutti gli altri.

Profilo completamente diverso per Club To Club, che sbarca a Torino, lanciato e rilanciato da anteprime a Milano e a Roma (con ancora fumanti i ricordi della scappata di questa primavera nell’immancabile Istanbul) con la sua undicesima edizione dal concept ambizioso e decisamente bomba: the italian new wave.  Perché "Qualcosa sta succedendo in Italia: THE ITALIAN NEW WAVE", lo ha twittato James Holden durante la scorsa edizione.
Esplorazioni delle arti digitali del suono, questa la materia del festival, ed esplorazioni il più possibile ampie. E allora avanti con rielaborazioni di Čajkovskij e Bartok all’Auditorum, come con ospitate dei resident del Berghain (rispetto per l’arrivo degli habitués Dettman & Ben  Klock) o scure Hyperdub nights con Kode9.
Quasi tutta l’elettronica è rappresentata nella lineup: un altro po’ di Detroit con Jeff Mills che festeggia i 20 anni di Axis records, l’imprevedibile e per fortuna a-prova-di-incasellamento con Caribou in dj set, la più che emersa Inghilterra di Ramadanman (oggi Pearson Sounds) e Zomby, l’Italia più complessa con la techno di Lucy, l’inedito “O” di Vaghe Stelle Stargate e A:RA, i set di Bertallot e Franky B. Ovviamente, poi, Germania in quantità, per non parlare della qualità: Apparat con band a presentare il nuovo album, e stesso si dica di Modeselektor.  Gelsomini per lo spirito poi con la presenza di Deniz Kurtel e Egyptrixx.
Tutto fuorché uno one-shot festival, anzi, una ragnatela di eventi capaci di riunire l’auditorium, il locale, il museo, la megaserata, esprimendo l’arte nel suono, nell’immagine, nello spazio, come si è visto con le esperienze di sonorizzazione spaziale di Maps of Enthusiasm, e come si potrà vedere in chiusura con il tributo all’Italia di Zeitgeist.

Fuori luogo fare un vero “vs.” di due esperienze così differenti, anche se molti nomi ritornano e suggeriscono legami fascinosi.
Come D&H ci siamo e ci saremo, e daremo un’occhiata a figure nuove come quelle che vi ho appena tirato fuori, per raccontare come Torino sia sempre di più una scena impossibile da trascurare.


Il giudizio sul confronto è naturalmente riservato alla fine dei due eventi (a breve un paio di Playlist per farsi un'idea!)

Nessun commento:

Posta un commento